In Cina il Congresso Popolare del Tibet ha da poco approvato una legge che rende obbligatoria l'”ethnic unity” (unità etnica) all’interno del governo tibetano e delle sue istituzioni sociali, hanno riferito importanti testate giornalistiche come RFA e Tibet Watch.
Questa legge entrerà in vigore oggi, 1 ° maggio 2020. Il passaggio della legge ha fatto seguito a un discorso di Xi Jinping datato 27 settembre 2019 a Pechino, in cui egli ha parlato al popolo cinese dell’importanza di rafforzare la leadership del PCC sugli affari etnici locali, per evitare estremismi e perdita di potere.
La legge sarà dunque intesa come un nuovo approccio per “rafforzare l’unità etnica”, secondo i media appoggiati dallo stato cinese. I programmi improntati alla distruzione e all’oscuramento delle culture locali verranno rafforzati così come l’istruzione base della cultura e lingua cinese per tutte le minoranze, obbligate a non apprendere invece la propria. Tale legge sarà promossa, propagata e applicata a tutti i livelli e a tutte le regioni cinesi attraverso varie istituzioni, quali scuole, college, esercito, organizzazioni comunitarie e centri religiosi.
Anche le istituzioni formali, in particolare scuole, carceri e monasteri, sono diventate gli obiettivi primari delle politiche patriottiche di rieducazione promosse dal PCC. I tibetani sono stati costretti a partecipare alle cerimonie ufficiali di innalzamento della bandiera e alle celebrazioni delle tradizionali feste della popolazione maggioritaria Han, popolazione etnica della Cina orientale, importata sistematicamente nelle regioni in cui sono presenti altre etnie locali attraverso un abile sistema di sostituzione etnica continua, che tramite tale legge verrà rafforzato.
Inutili risulteranno le preoccupazioni degli esperti internazionali, i quali hanno già sollevato diverse preoccupazioni per il contraccolpo che questa nuova legge potrebbe avere sulle minoranze etniche e sul loro continuo e sempre più stretti controlli nel futuro prossimo della Cina.
Fonti: RFA, Tibet Watch
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