Oggi, 5 ottobre, è la Giornata Mondiale dell’Habitat. Avere una casa adeguata è ora, più che mai, una questione di vita o di morte, soprattutto in conseguenza alla diffusione del COVID-19 che ha richiesto alle persone di rimanere a casa. Tuttavia, questa semplice misura è impossibile per tutti coloro che nel mondo non dispongono di un alloggio adeguato.
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Nuovo conflitto interetnico: Oromo fuggono dalle violenze in Etiopia
Gli Oromo, uno delle più grandi etnie presenti nel corno d’Africa, in Etiopia, patiscono costanti e gravi violazioni dei diritti umani e civili. La diffusa persecuzione subita dai membri della comunità è all’ordine del giorno ed effettuata attraverso molestie da parte della polizia, “sparizioni”, arresti arbitrari senza alcun capo d’accusa o processo lecito, con tanto di esecuzioni extragiudiziarie tradotte, in poche parole, in torture
In Yemen il Covid-19 si abbatte su una popolazione già provata da guerre e carestie
La pandemia da Covid- 19 ha reso la condizione yemenita sempre più critica, c’è da chiedersi se la popolazione già provata dal lungo e violento conflitto, dalle carestie e dalle altre epidemie presenti sul territorio sarà in grado di superare anche questa nuova malattia che ha già messo in ginocchio molti altri paesi.
La persecuzione etnico-religiosa in Iran: un caso sempre più tragico
Numerosi sono i casi documentati di esecuzioni, torture e repressioni anche violente del dissenso delle minoranze religiose ed etniche in Iran, secondo l’ultimo rapporto pubblicato questa settimana dal Dipartimento di Stato degli Usa.
Il caso dei Thai Malays: i malesi musulmani discriminati dalla Thailandia
Nel 2016, la popolazione della Thailandia è stata stimata in 68 milioni: tra il 5 e il 10% di questa popolazione è musulmana, ma solo il 18% dei musulmani tailandesi è di etnia malese. La maggior parte dei malesi etnici sono musulmani sunniti e vivono principalmente nelle quattro province più meridionali (Yala, Narathiwat, Satun e…
I social in Tibet: arresto e torture a chi condivide foto del Dalai Lama e scandali contro il PCC
Le autorità cinesi in Tibet hanno ulteriormente rafforzato i controlli sui flussi di informazioni nella regione negli ultimi mesi, arrestando l’anno scorso molti tibetani solo per la loro condivisione di notizie e opinioni sui principali social media del paese, spesso con l’unico scopo di contattare i parenti che vivono in esilio. Particolari obiettivi di censori…